Nato ad Asti nel 1950, esordisce come cabarettista al Derby negli anni settanta. In quel periodo nel locale milanese lavorano Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. Dopo l’esperienza televisiva ad Antenna 3, emittente privata lombarda, nel 1983 partecipa a ‘Pronto Raffaella’ al fianco di Raffaella Carrà. Ma è due anni dopo che arriva la svolta: nel 1985 entra a far parte del gruppo di artisti che porta al successo la trasmissione ‘Drive In’, scritta da Antonio Ricci.
E’ suo il personaggio del poliziotto Vito Catozzo, ma si ricordano anche Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo, il cabarettista mascherato. Dopo l’esperienza di Drive In è la volta di ‘Emilio’, con Gaspare e Zuzzurro, e del personaggio di Franco Tamburino, stilista di Abbiategrasso. Ecco quindi le partecipazioni a "Fantastico '90", a "Stasera mi butto... e tre!" e l’ingresso nel mondo della musica. Nel 1988, Faletti pubblica un mini-album dal titolo ‘Colletti bianchi’, colonna sonora dell’omonimo telefilm di cui è anche tra i protagonisti. Nel 1991 è la volta di ‘Disperato, ma non serio’ che contiene ‘Ulula’, il brano più gettonato di quell’estate. Sempre quell'anno scrive per Mina ‘Traditore’, canzone che fa parte del cd ‘Caterpillar’. E’ dell’anno successivo la partecipazione al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti: insieme cantano Rumba di Tango. L’esperienza sanremese si ripete due anni dopo e gli regala il secondo posto con il brano ‘Signor tenente’, ispirato agli attentati in cui morirono Falcone e Borsellino: il successo della canzone ne fa il vincitore morale di quella edizione.
Il Festival lo vede sul palco dell’Ariston sia come interprete sia come autore nel 1995: è l’autore della canzone cantata da Gigliola Cinquetti, ‘Giovane vecchio cuore, e canta il brano ‘L’assurdo mestiere’, che rivela la sua vena malinconica e che gli fa vincere, con l’album omonimo, il Premio Rino Gaetano. Scrive quindi canzoni per Fiordaliso e l’intero album di Angelo Branduardi ‘Il dito e la luna’, del 1998. Non si lascia però alle spalle le sue origini di attore comico: scrive il libro "Porco mondo che ciò sotto i piedi", nel quale narra le gesta di Vito Catozzo, e mette in scena lo spettacolo teatrale "Tourdeforce".
Il 2002 è l’anno in cui Faletti sorprende la critica con il thriller ‘Io uccido’. Nel 2004 esce il secondo romanzo ‘Niente di vero tranne gli occh’i, cui segue ‘Fuori da un evidente destino’. Il 2006 lo vede recitare nel film Notte prima degli esami: l’interpretazione dello spietato docente di lettere, che alla fine stringe un forte legame col protagonista, gli porta una nomination al David di Donatello come miglior attore non protagonista. Il 2007 è l’anno del ritorno a Sanremo in veste di autore, con la canzone ‘The show must go on” cantata da Milva, e del film ‘Cemento armato’, nel quale è un boss della mala. Lo scorso anno è uscita la sua prima raccolta di racconti, ‘Pochi inutili nascondigli’ .
Laureato in giurisprudenza, vive da qualche anno all’Isola d’Elba. E' cononsciuto per essere un gran tifoso della Juventus. Nel novembre del 2005 Giorgio Faletti ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura. E’ sposato con Roberta Bellesini, architetto. Ha detto: "Con Roberta, la mia compagna, avevamo un tormentone. Arrivavo da lei piagnucolando come un bambino e dichiaravo: ho un accenno di trama ma non ho stile. E lei, come si fa con i bambini, mi dava il budino".
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