''I 60 anni? Sono un buon tempo per essere bambini''. Era il 1999 e Tina Turner si apprestava a lanciare il suo ultimo album “Twenty four seven”. E ai giornalisti chiedeva: “Vi sembro una donna di 60 anni? Credo di no. Il segreto è non voltarsi indietro. Guardare avanti, ridere tanto'”.
Per lei, ridere in effetti non è stato facile. Nata il 26 novembre del 1939 nello scantinato di un ospedale di un piccolo centro depresso del Tennessee, Anna Mae Bullock (questo il suo nome di battesimo) fuggì a Saint Luis dove incontrò Ike Turner, che la lanciò nel mondo del rhythm'n'blues per poi sposarla e trasformare la sua vita in un incubo fatto di percosse, violenze e oppressione.
Musicalmente Ike e Tina Tuner formarono un'esplosiva miscela di soul, rock e blues che ha regalato classici come “Proud Mary”, “I want take you higher”, “River deep mountain high”, “Nutbush city limits”. Tanto per dire: quando i Rolling Stones fecero la prima tournée in America, fecero da spalla ad Ike e Tina e Mick Jagger ha sempre ammesso di aver rubato i suoi passetti dal repertorio della sua grande amica. Quando la coppia fu ammessa nella Hall of Fame del rock’n’roll: a ricevere il riconoscimento c’era solo Tina, l’ex marito era in carcere.
La nuova vita di Tina iniziò dopo i 40 anni, quando, grazie anche alla scoperta del buddismo, trovò la forza di staccarsi dal marito-mentore-despota e di intraprendere la carriera solista. Da “Private dancer” (1984) a 'Wildest dreams' del 1986. Ha venduto milioni di copie dei suoi album ed è stata anche attrice (''Mad Max'' e ''Tommy'') e persino ispiratrice di un film sulla sua vita ''Tina'', che ha fatto il giro del mondo sbancando i botteghini.
Negli anni ’80 si trasferisce a Zurigo, città nella quale vive con Erwin Bach, un manager dello spettacolo di vent' anni più giovane. ''Ho scelto Zurigo – spiega la cantante - per il verde, la quiete, la neve''.
A lei è stata intitolata pure un’autostrada negli Usa: nel 2001, la Tennessee State Route 19 tra Brownsville e Nutbush è stata rinominata "Tina Turner Highway".
La sua carriera è piena di collaborazioni con altri "mostri sacri" della musica mondiale: duetta sul palco con con Mick Jagger in Live Aid, uno dei più grandi eventi musicali della storia, e si esibisce in concerti con Bryan Adams, Rod Stewart, Elton John, David Bowie, Eric Clapton e Mark Knopfler.
Nel 2004 esce il doppio cd "All the best" contenente tre inediti (Open arms, Complicated disaster e Something special) che raccoglie le sue migliori performance dall'inizio della carriera; il lavoro contiene anche il brano "Le cose della vita", nel quale duetta con Eros Ramazzotti.
La Turner si unisce a un gruppo di artisti d'elite che comprendono Aretha Franklin, Ray Charles, Little Richard e Chuck Berry. Infine, nel 2006 duetta con Elisa nella canzone "Teach me again" che raggiunge la vetta della classifica italiana. Nel 2008, canta la canzone "Edith and the Kingpin" presente nel pluripremiato album del pianista jazz Herbie Hancock "River: The Joni Letters". L'album ha ricevuto 2 Grammy Awards.
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