Un italiano è morto negli attacchi terroristici sferrati ieri sera a Mumbai. "Al termine di complessi accertamenti in una situazione che rimane molto tesa, l'Unità di crisi, in stretto raccordo con le nostre autorità diplomatico-consolari" conferma la morte del connazionale, Antonio Di Lorenzo, riferisce il ministero degli Esteri. Di Lorenzo, ha spiegato il ministro Frattini, è rimasto ucciso da una granata.
Il cordoglio delle alte cariche dello Stato Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, definisce gli attentati di Mumbai "imprese criminali efferate, atti di violenza indiscriminata volti a colpire rappresentanti occidentali".Cordoglio anche dal presidente del Senato, Schifani, che esprime "sgomento e sdegno per gli incivili atti terroristici". "Orrore e indignazione" del presidente della Camera, Fini, secondo cui i fatti di Mumbai sono "destinati a segnare una ulteriore escalation nelle tragiche vicende del terrorismo". Il presidente del Consiglio Berlusconi esprime il suo cordoglio personale e quello del governo alla famiglia di Antonio Di Lorenzo, il connazionale rimasto ucciso durante gli attentati terroristici a Mumbai, in India.
Tutto l'orrore in una lingua di terra
La penisola su cui sorge il centro storico di Mumbai, teatro degli attentati terroristici, è relativamente facile da controllare: basta bloccare un paio di strade per isolarla. L'esercito ha sigillato la zona con massicci dispiegamenti sul tratto terminale della Colaba Highway, l'arteria principale, e il lungomare, punto di ritrovo per i turisti. Nel vecchio cuore si trovano, a breve distanza, la stazione ferroviaria di Victoria, il Taj Mahal Hotel, esempio di architettura tardo-coloniale, il Leopold's Café e i popolari ristoranti del complesso Trident-Oberoi.
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