Nato nel 1942 nello Zululand e cresciuto da una madre vedova, Jacob Zuma (“JZ” per gli amici) non ha alcun titolo di studio.
A soli 17 anni, aderisce all’African National Congress, all’epoca messo al bando, eraggiunge l’ala militare per combattere il regime dell’apartheid. Arrestato dalle autorità bianche, trascorre un decennio nel famigerato carcere di Robben Island prima di emigrare in Mozambico, quindi in Zambia.
Entrato nei ranghi dirigenziali dell’Anc in esilio, ritorna in patria nel 1990 e prende parte ai negoziati che porteranno alla fine del regime razziale. Sotto le presidenze di Mandela e Mbeki, incarna l’ala populista del partito, senza però mai assumere posizioni troppo radicali in materia economica.
Ora è in predicato di diventare il nuovo presidente dell’unica vera potenza dell’Africa subsahariana.
R. F.