Culture


Stampa

Superpoteri? Perché no?

Il libro di un fisico svela le basi scientifiche dei Supereroi fisica_supereroi_296

L’universo dei fumetti è uno scrigno pieno di infinite sorprese e curiosità. Nel fumetto supereroistico, ad esempio, scopriamo che spesso la fantasia degli autori è stata supportata da rigorosi presupposti scientifici. C’è un libro molto divertente che ce lo spiega.

James Kakalios insegna Fisica e Astronomia all’Università del Minnesota. Nella sua esperienza si è accorto a un certo punto che la fisica era così “indigesta” agli studenti perché il suo insegnamento si basava su esempi lontani dalla realtà. Kakalios invece di avvicinarvisi, ha fatto un salto geniale: “Tutto quello che dovevo sapere sulla fisica l’ho appreso dai fumetti” è il titolo del suo seminario, che da allora è seguito da migliaia di studenti ogni anno.

Nel libro “La fisica dei supereroi” (Einaudi Stile Libero), Kakalios ci spiega così che i poteri di Superman – quelli degli inizi, perlomeno – si basano sulle tre leggi della dinamica di Isaac Newton. E che la sua forza si spiega esattamente col fatto che il suo pianeta d’origine, Krypton, doveva avere un’attrazione gravitazionale 15 volte superiore a quella terrestre (immaginate, per rendere l’idea, che salti riuscirebbe a fare e che pesi riuscirebbe a sollevare un uomo sulla Luna).

Capiamo che se qualcuno dice di aver visto un Uomo Ragno volteggiare tra i palazzi appeso a un filo sottile, probabilmente non è pazzo. Perché la vera seta di ragno può sostenere un peso di oltre 9 tonnellate per centimetro quadrato. Ciò significa che se la tela avesse una sezione circolare con un diametro di un cm, potrebbe portare un peso di circa 8 tonnellate senza rompersi.

Sembra incredibile, ma non c’è (quasi) nessun superpotere che non sia “spiegabile”. Dagli stupefacenti transistor di Iron Man, alla fotoconduttività dei semiconduttori che spiega come faccia la Donna Invisibile dei Fantastici Quattro a vedere quando usa il suo potere, all’elettromagnetismo che permette al Pofessor X degli X-men di leggere la mente degli altri. Leggere per credere.

Sempre nell’ambito delle curiosità, ma cambiando tema: c’è una sorta di legge non scritta, che probabilmente è stata “istituita” da Walt Disney, per la quale il nome e il cognome dei personaggi devono avere la stessa iniziale. Ovviamente non sempre è rispettata. Ma fate un po’ caso a quanti esempi ci sono, nei diversi generi.

Ne citiamo solo alcuni: Mickey Mouse (Topolino), Minerva Mouse (Minnie), Dippy Dawg (Pippo), Donald Duck (Paperino), Bugs Bunny, Daffy Duck, Road Runner (Beep Beep), Clark Kent (Superman), Lois Lane, Peter Parker (L’Uomo Ragno), Bruce Banner (Hulk), Matt Murdock (Devil), Reed Richards (Mr Fantastic), Sue Storm (La Donna invisibile), Scott Summers (Ciclope degli X-men), Dylan Dog, Nathan Never e Martin Mystère. Insomma, non proprio un caso.

S. C.