Anche Paula, in realtà è un uomo: l'autrice del sito lesbico 'Lez Get Ral', Paula Brookers, ha dovuto ammettere al Washington Post di chiamarsi, in realtà, Bill Graber.
Un muratore di 58 anni, che si è ritirato nell'Ohio, e che avrebbe usato, per il suo profilo virtuale, il nome della moglie. La verità si scopre il giorno dopo l'eclatante rivelazione del blogger Tom MacMaster, che ha ammesso di essere 'Amina', la ragazza lesbica siriana, che ha riempito il mondo delle sue contestazioni contro il regime.
E i primi sospetti sulla vera identità di Paula sono nati sabato scorso, proprio quando giornalisti blogger e fan della inesistente 'ragazza gay di Damasco' hanno iniziato a intuire che Amina non esistesse affatto.
Liz Henry, un produttore del BlohHer.com, ha chiesto se il sito di Brook fosse in qualche modo coinvolto nella invenzione: Amina aveva iniziato a scrivere, infatti, sul sito di Paula prima di avere un blog.
Ai reporter del WP che l'hanno cercata, Paula Brrok ha fatto sapere di poter parlare al telefono soltanto attraverso suo padre, essendo "sorda".
Il quotidiano ha scoperto però le bugie di Graber, il quale si è giustificato dicendo di avere agito con "le migliori intenzioni". Ha preferito fingersi donna perché nessuno lo avrebbe preso sul serio un uomo - così ha spiegato - per di più, etero.