di Guido Fumarola
Il leggendario torneo di Wimbledon celebra la sua 125.ma edizione rinnovando come ogni anno il suo fascino incontrastato. Pur fedele alla tradizione, l'All England Lawn Tennis Club non è immune ai cambiamenti. La capienza del nuovo Centrale con tetto mobile passa quest'anno da 13.800 a 15.000 spettatori, nuovo look per i campi n.3 e n.4, decisamente più confortevoli.L'entrata è più spaziosa per rendere più agevole l'accesso del pubblico al Centrale. L'edizione 2011 è destinata dunque a battere l'ennesimo record.
Torneo maschileCome tradizione, il campione uscente (Rafa Nadal) aprirà i battenti lunedì sul Centrale (ore 15 italiane). Lo spagnolo ha esteso anche all'erba londinese il suo palmarès rompendo il tabù nel 2008 in una memorabile finale con Federer e si è ripetuto nel 2010.
Proprio l'elvetico, che ha a Wimbledon il suo "giardino preferito" con sei titoli all'attivo, può raggiungere il mitico Pete Sampras a quota sette. Ma quest'anno c'è un Novak Djokovic in più. Il serbo, dominatore della stagione 2011 (unica sconfitta la semifinale di Parigi con Federer dopo una striscia vincente di 41 incontri), a Wimbledon ha "solo" due semifinali all'attivo (2007 e 2010), ma si presenta anche lui tra i favoriti vista la sua stagione eccezionale. Per 'Nole' c'è anche un obiettivo in più, oltre alla prestigiosa Coppa londinese: il vertice della classifica mondiale visto che Nadal, ormai vicinissimo, deve difendere il titolo del 2010.Per l'erba Djokovic si è allenato da solo senza giocare alcun torneo come d'altronde in passato facevano grandi campioni come Bjorn Borg. Dopo i quarti raggiunti da Fognini al Roland Garros, si può sperare in un altro exploit italiano nel tempio di Wimbledon? Il Dna dei nostri non è proprio da erba, dunque non facciamoci troppe illusioni.
Torneo femminile
Rispettivamente dopo un anno (Serena) e cinque mesi (Venus) di stop, le sorelle Williams tornano in attività proprio in coincidenza del torneo di Wimbledon, loro regno quasi incontrastato delle ultime undici edizioni (rispettivamente cinque titoli Venus e quattro Serena con le sole eccezioni dei titoli 2004 e 2006 andati alla Sharapova e alla Mauresmo). Rispettivamente n.7 (Serena) e n.23 (Venus) del torneo per la lunga inattività, le sorelle sono le "mine vaganti" del torneo anche se la lunga distanza dall'agonismo potrebbe aver indebolito soprattutto Serena, vista anche la prorompente stazza fisica rispetto a Venus. Per il lotto delle favorite regna l'incertezza anche dopo quanto si è visto al Roland Garros. Una giocatrice spauracchio non c'è, la n.1 Wozniacki è forte, ma battibile. La Clijsters è stata costretta al forfait, la Zvonareva è tosta ma mentalmente fragile. Attenti a Maria Sharapova, in evidente fase di resurrezione: il Centrale di Wimbledon le è familiare dopo l'exploit del 2004 a soli 17 anni. A Parigi Francesca Schiavone ha promesso dopo la finale persa che avrebbe dato battaglia anche sull'erba. Bisogna credergli, ma sarà molto molto difficile vederla in campo nella seconda settimana. Roberta Vinci con il suo gioco brillante potrebbe far vedere buone cose. Flavia Pennetta è in fase calante, passare qualche turno le servirebbe soprattutto per il morale.
Il sorteggio dei tabelloni
Non è andata bene ai quattro azzurri ammessi direttamente in tabellone: Fabio Fognini, il nostro attuale n.1, pesca il canadese Raonic, n.26 Atp, giocatore brillante e in ascesa; peggio è andata a Potito Starace con lo svizzero Wawrinka, n.14, e a Volandri, con il ceco Berdych, n.6 e finalista con Nadal nel 2010. Rispetto a loro, va molto meglio a Seppi che trova lo spagnolo Montanes. Bolelli, lucky loser, affronta Fisher. Cipolla, che viene dalle qualificazioni, pesca il n° 24 del seeding l'argentino Del Potro. Djokovic è dalla stessa parte di Federer come a Parigi. Una curiosità: primo turno Mahut-Isner, stesso confronto della partita dei record 2010 quando lo statunitense vinse 70-68 al quinto set dopo 11h05’ di gioco (diluite in tre giorni).
Tra le donne Francesca Schiavone, n.6 dopo il forfait della Clijsters, non passerà un primo turno agevole con l’australiana Dokic (e se avanza negli ottavi trova la temibile tedesca Petkovic,n.11). La Dokic ha battuto la Pennetta a Hertogenbosch. Per la pugliese turno abbordabile con la romena Begu. Le altre azzurre: Brianti-Kirilenko (Rus,26), Oprandi-Dominguez Lino (ma l’italo-svizzera si è infortunata al polso a Hertongebosch), Errani-Kanepi (Est,17), Vinci (29)-Dushevina e la qualificata Giorgi che trova un’altra qualificata, la Pironkova. Tra le big da temere le mine vaganti Williams: Serena è dalla stessa parte di Wozniacki e Sharapova, Venus è nella parte bassa e negli ottavi potrebbe trovare la n.2 Zvonareva.