di Juana San EmeterioTHE CONSPIRATOR
di Robert Redford. Usa 2011, drammatico (01 Distribution)
Robin Wright, James McAvoy, Jonathan Groff, Alexis Bledel, Danny Huston, James Badge Dale, Evan Rachel Wood, Justin Long, Kevin Kline, Norman Reedus, Stephen Root, Tom Wilkinson, Johnny Simmons, Toby Kebbell, Chris Bauer.
L’assassinio del presidente Lincoln è stato uno dei primi traumi della nazione americana. Il primo delitto politico della storia moderna di quel paese avvenuto in clima molto difficile. Robert Redford ci racconta il dopo. Ciò che può accadere di fronte a “The conspirator” .
Siamo nel 1865, a pochi giorni dalla fine della sanguinosa guerra civile tra nordisti e sudisti in una Washington piena di militari e reduci. Il presidente Lincoln che sosteneva una ricostruzione più moderata, è assassinato mentre si trova a teatro da un attore, John Wilkes Booth. In seguito all’omicidio vengono arrestati sette uomini e una donna (sudisti) con l’accusa di aver cospirato per uccidere il presidente, il vice presidente e il segretario di Stato. La donna è Mary Surratt, (interpretata da un'intensa Robin Wright), proprietaria di una pensione dove Booth e gli altri si riunivano. Inizia il processo e viene chiamato a difenderla, costretto dal suo mentore, Frederick Aiken (un ottimo James McAvoy) un ex soldato unionista, eroe di guerra, orgoglioso e patriottico, di soli ventotto anni. Il ministro della Guerra, (un sempre perfetto Kevin Kline) impone un processo davanti ad un tribunale militare anche per Mary Suratt. All’inizio il rapporto tra la donna e il suo difensore è naturalmente estremamente difficile ma nel corso del dibattimento inizia tra i due un rapporto umano molto profondo. L’avvocato si convince dell'innocenza della donna e fa una battaglia per salvarle la vita che gli costa anche l'ostracismo degli amici e della sua compagna. Il processo diventa per Aiken anche la riscoperta dei suoi stessi valori, quelli su cui si fonda una nazione.
Robert Redford, democratico con una visione progressista dell’America, riprendendo una vecchia sceneggiatura scritta da James D. Solomon, racconta, dal suo punto di vista, questa storia, ricostruendo con grande efficacia il clima politico dell'epoca diviso tra la paura e la voglia di voltar pagina. Un paese traumatizzato che desidera giustizia e vuole vendetta per dimenticare la guerra appena terminata. Redford ne fa un bel dramma processuale, girato con rigore, riuscendo ad affrontare la storia del proprio Paese con una lettura assolutamente attuale. Con una fotografia bellissima, illuminata dalla luce naturale e gli ottimi attori, il film ha tutte le qualità del cinema classico trovando la sua modernità più nella rilettura dei contenuti. "Ci sono dei parallelismi tra quel tribunale militare e quelli dei detenuti di Guantanamo. La storia e gli avvenimenti di oggi hanno un modo interessante di mettere in luce le somiglianze tra le due situazioni. Sarà il pubblico a decidere" aveva detto Robert Redford. E “The cospirator” non ci delude e ci fornisce una bella lezione di democrazia.