Il Festival Dantesco, Seconda edizione


Stampa

Gli studenti interpretano la 'Commedia'

Il poeta che ancora emoziona i giovani

di Bianca Biancastri

Sotto quelle stesse stelle cantate da Dante, i giovani interpretano la Divina, sperimentandone la forza narrativa. Il sommo poeta, uno dei più contemporanei, è per tutti; affascina ancora e non si sente a disagio nel Terzo millennio. I suoi versi profumano di fresco e parlano al cuore delle nuove generazioni. Caronte, gli ignavi, Francesca (in tre diverse interpretazioni), e poi ancora Capaneo, l’incontro con i diavoli delle Malebolge, Ulisse, Ugolino, Casella. Questi gli episodi danteschi rievocati dai dieci gruppi finalisti della Seconda edizione del Festival Dantesco, Concorso nazionale per giovani interpreti di scuola superiore e media, nella straordinaria cornice del Giardino della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo, nell’ambito della Rassegna “FontanonEstate” -storica manifestazione dell’Estate romana- sabato 25 giugno alle ore 21.

I trenta studenti finalisti, fra i 15 e i 19 anni, riattraversano la Commedia con le loro voci, le loro coreografie, le loro immagini in videoproiezione, i loro paesaggi musicali. Una sorta di Sanremo dantesca, con un 1°, un 2° e un 3° classificato e un Premio speciale della giuria. L’”effetto Benigni” contribuisce infatti, anche presso i più giovani, a quella vera e propria “rinascita” di Dante che stiamo vivendo e che trova appunto nella lettura a voce alta - una lettura dunque condivisa, popolare, in piazza o in teatro, di Benigni, di Sermonti o di Albertazzi - la sua espressione di maggior successo. E così il Festival Dantesco assume da quest’anno carattere nazionale e inaugura una nuova sezione fuori concorso riservata alle scuole medie inferiori. E lo si vorrebbe dal 2012 aperto anche a giovani attori professionisti.

La Società Dante Alighieri, la Casa di Dante in Roma e le Biblioteche di Roma sostengono con il loro prestigioso patrocinio la manifestazione, organizzata dalle associazioni culturali Xenia e Scripta volant. Tra i sette membri della Giuria, una studentessa “d’eccezione”, la vincitrice della passata edizione, Carlotta Sfolgori, invitata lo scorso 21 settembre dal ministero dell’Istruzione e dalla Rai a rappresentare il Festival come progetto di qualità nel corso della Giornata di inaugurazione dell’anno scolastico, presso i Giardini del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Direttore artistico del Festival è Paolo Pasquini, regista di spettacoli danteschi rappresentati da oltre dieci anni in Italia e all’estero. A lui chiediamo qual è il personaggio dantesco più attuale che piace agli studenti.

“I personaggi più amati dai ragazzi sono Francesca, Ugolino e forse più ancora di Ugolino, Ulisse. E in generale, un po’ come sempre, l’Inferno vince sugli altri. Anche l’ultimo canto del Paradiso ha riscosso interesse, però i grandi personaggi tragici dell’Inferno sono ‘i più battuti’”.

Dante riesce ancora ad emozionare i giovani?
“Il Festival Dantesco nasce proprio dal successo inaspettato che ho riscontrato conducendo laboratori danteschi presso i licei e gli istituti secondari superiori di secondo grado. Un successo inaspettato, un interesse soprattutto per la lettura a voce alta, quindi un coinvolgimento nella lettura di Dante nel corpo, nella voce, nel fisico, nella gestualità, nella mimica. In questo senso, questo tipo di approccio, di canale, che è stato fortemente promosso dalle letture di Benigni, ha un riscontro sorprendente anche presso i giovani”.

Qual è l’interpretazione più ‘curiosa’?
“Soprattutto la scelta delle musiche che appartengono al mondo degli ascolti dei giovani, musiche che entrano in rapporto con Dante in maniera inaspettata, insomma due mondi così lontani apparentemente che pure riescono a produrre effetti di contaminazione interessantissimi. E poi ci sono le voci dei ragazzi di oggi che hanno delle intonazioni, delle cadenze ovviamente nuove”.

www.festivaldantesco.it