Nilde Iotti è stata la prima donna dell'Italia repubblicana a rivestire un ruolo politico e istituzionale: diventa Presidente della Camera dei Deputati nel 1979 e resterà alla guida di Montecitorio per per ben 13 anni, fino al 1992. Entrata in Parlamento nel 1948, vi resta fino al novembre del 1999, quando in poche righe dà l’addio al Parlamento per gravi motivi di salute: "Lascio con rammarico dopo oltre 50 anni di lavoro il mio incarico di parlamentare. Mi auguro che lo spirito di unità per cui mi sono sempre impegnata prevalga nei confronti dei pericoli che minacciano la vita nazionale. Vi ringrazio per la cortesia". Un addio che segna la fine simbolica della prima Repubblica. Nilde Iotti muore il 4 dicembre dello stesso anno in seguito a un attacco cardiaco.
Nata a Reggio Emilia il 10 aprile del 1920, Nilde Iotti si laurea alla Cattolica di Milano e allo scoppio della II Guerra Mondiale si iscrive al Partito Comunista Italiano, nel quale milita per tutta la vita. Sono gli anni in cui partecipa alla Resistenza, svolgendo inizialmente la funzione di porta-ordini. Aderisce poi ai 'Gruppi di difesa della donna', formazione antifascista del Pci, e diventa organizzatrice e responsabile. Eletta alla Costituente il 20 giugno del '46 (l'anno del voto alle donne) fa parte della Commissione dei 75 incaricata della stesura della Costituzione. Nel 1948, accede al Parlamento.
La vita politica di Nilde Iotti si intreccia alla sua vita privata nella relazione con il segretario del Pci, Palmiro Togliatti. Una lunga storia d’amore cominciata nell’Italia degli anni ’50. Esce allo scoperto in occasione dell'attentato al leader comunista (1948) ed è osteggiata dai militanti del partito: difficile da accettare, perché lui è già sposato. E’ solo nel giorno del funerale del segretario del Pci che comincia la carriera politica della Iotti: Luigi Longo la chiama davanti a tutti, ‘promuovendola’, “la compagna di Togliatti”.
Eletta presidente della Camera all'indomani del delitto Moro e voluta in quell'incarico da Enrico Berlinguer, siede sullo scranno più alto della Camera negli anni in cui finisce il Pci e nasce il Pds di Achille Occhetto. Appena eletta (1979) dichiara un’intuizione forte, indicando come fondamentali alcune riforme istituzionali: "Una drastica riduzione dei parlamentari, la liquidazione del bicameralismo perfetto, un nuovo ordinamento federalistico del Paese". Nel 1987 ottiene un incarico di governo con mandato esplorativo da parte del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che si conclude senza esiti; è la prima donna e la prima esponente comunista ad arrivare così vicina alla Presidenza del Consiglio. E nel 1992 è candidata alla Presidenza della Repubblica.
Nel 2006, Giorgio Napolitano, eletto Presidente della Repubblica, nel discorso pronunciato alle Camere durante il giuramento, la ricorda con questa frase: “E ancora, abbiamo da contare- mi si lasci ricordare la splendida figura di Nilde Iotti- sulle formidabili risorse delle energie femminili non mobilitate e non valorizzate né nel lavoro né nella vita pubblica: pregiudizi e chiusure, con l'enorme spreco che ne consegue, ormai non più tollerabili”.
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Il 4 dicembre nella storia
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1945. Gli Stati Uniti aderiscono alle Nazioni Unite |
1968. Nasce il quotidiano cattolico L'Avvenire |
1980. Il gruppo rock britannico dei Led Zeppelin si scioglie |
1991. La compagnia Usa Pan Am Airlines cessa di operare |
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