di Elisabetta Tanini
Eurostat ha certificato che l’Europa è in recessione: nel terzo trimestre di quest’anno il Pil è sceso dello 0,2% . In questo quadro economico che effetti può avere il taglio dei tassi da parte della Bce?
“Misura utile ma rischia di essere insufficiente visto che le previsioni di crescita per il prossimo anno non sono buone. Ci sono margini per altri interventi, Trichet ha detto che l’inflazione scenderà e che c’è un clima di forte incertezza che caratterizza tutto l’economia mondiale. Alla luce di questo si possono immaginare altre riduzioni del costo del denaro”.
Ma negli Usa e in Giappone il costo del denaro è più basso che in Europa eppure l’impatto sui consumi è stato ridotto. In molti casi le famiglie hanno preferito risparmiare approfittando dei bassi tassi d’interesse.
“Questo accade quando i tassi d’interesse sfiorano lo 0% e siamo in presenza della cosiddetta trappola della liquidità. Non basta la leva monetaria per rilanciare l’economia occorrono anche politiche fiscali espansive. Il problema è che, però, gli interventi fiscali come una riduzione delle
tasse sono misure che possono prendere solo quei Paesi che hanno un debito pubblico basso. Lo stesso vale per iniziative che aumentano la spesa pubblica".
La Commissione Europea ha richiesto un intervento di tutti i Paesi membri per contrastare la recessione, ma i governi hanno adottato approcci diversi. Mentre la Francia sembra concentrarsi sugli investimenti, la Gran Bretagna ha annunciato un piano da 20 miliardi di sterline di tagli alle imposte e di aiuti alle piccole imprese, bassi redditi e famiglie. La Germania ha annunciato un piano per 31 miliardi di euro, ma non intende concedere tagli fiscali. Non sono interventi troppo
frammentati e quindi inefficaci?
“Si esatto , c’è questo rischio. Non a caso Trichet ha detto che abbiamo una moneta unica ma non un bilancio federale. Per questo l’incertezza attuale durerà meno negli Stati Uniti e più in Europa perché da noi manca un controllo. In questa fase servono misure temporanee e mirate”.