di Germana Lang
Oltre 200 appuntamenti per approfondire i temi della lettura, del mercato editoriale, della distribuzione, per discutere di tendenze e sviluppi: è l’appuntamento di “Più libri più liberi”, la Fiera della piccola e media editoria, organizzata dall’Aie, l’Associazione degli Editori Italiani, che si tiene a Roma al Palazzo dei Congressi, dal 5 all’8 dicembre.
La manifestazione, giunta alla settima edizione, è ormai un appuntamento consolidato, che nel corso degli anni ha avuto un sempre crescente interesse di pubblico e di operatori del settore: 50 mila le presenze dello scorso anno, 70 mila i titoli venduti, oltre 400 gli espositori. Per saperne di più rivolgiamo qualche domanda al presidente del Comitato Piccoli Editori dell’Aie, Enrico Iacometti.
Con un bilancio positivo alle spalle, si riapre la Fiera della Piccola e media editoria. Quali sono le novità di quest’anno?
"Quest’anno la Fiera diventa anche una vetrina per la letteratura latino americana, grazie all’importante collaborazione con l’Istituto Italo-Latino Americano. Nei quattro giorni della manifestazioni ci saranno iniziative, presentazioni che metteranno in contatto gli editori, gli autori dell’America Latina con gli editori italiani presenti in fiera. Questa è la novità che riguarda l’internazionalizzazione. Poi ci sono oltre 200 eventi con autori,studiosi,giornalisti, tra cui Stefano Benni, Andrea Camilleri, Furio Colombo, Enrico Montesano. Insomma ce n’è un po’ per tutti i gusti".
Secondo una recente indagine del Cenispes (Centro Italiano studi politici economici e sociali) per il prossimo Natale, i libri continueranno a reggere nella classifica dei regali. Avete pensato a qualche promozione nella Fiera?
"No, anche se i librai stanno facendo degli sconti. Certamente durante le fasi di crisi economica il regalo che tiene di più sono i libri. Non so se anche quest’anno sarà così perché a partire da giugno c’è stata una flessione notevole di venduto. Speriamo che sia così e che il Natale risollevi un po’ i fatturati, che negli ultimi mesi sono stati scarsi".
Gli studi indicano anche un aumento di acquisti on line, uno spostamento nelle modalità di acquisto dai canali tradizionali a quelli più nuovi. Qual è il vostro rapporto con Internet.
"La vendita nelle librerie on line come Ibs e altre che stanno nascendo in questi giorni facilitano i piccoli e medi editori, che hanno meno visibilità dei grandi gruppi nelle librerie tradizionali. Sono vendite in continuo aumento quindi gli editori vedono con favore questo mercato. Di certo Internet costituisce una risorsa per nuove iniziative. Anche quest’anno, nelle quattro giornate della Fiera, ci saranno iniziative relative alle nuove tecnologie, dai blog, a Facebook, ai telefonini. Ormai i contenuti vengono diffusi su tanti mezzi".
Come piccoli e medi editori farete qualche proposta per promuovere la lettura?
"Ci sono delle iniziative negli incontri professionali previsti all’interno della Fiera. Uno è dedicato all’analisi delle iniziative già fatte, come ad esempio “Ottobre piovono libri” e altre manifestazioni, un altro è riservato alle istituzioni regionali che hanno promosso iniziative per il libro e la lettura. Poi c’è ancora un altro spazio di incontri per addetti, editori e librai su problematiche più spicciole, come ad esempio l’incidenza delle rese sui fatturati degli editori.
Qual è la presenza dei giovani alla Fiera e quale tipo di libro trova più accoglienza?
"Ovviamente la narrativa fa la parte del leone. Quanto ai giovani sono molti. E’ una fiera che piace a giovani, ma piace soprattutto ai lettori. La gente viene in fiera per scoprire dei libri che altrimenti non vede mai e per comprare dei libri.
Come spiega lo slogan della Fiera: “trova il tuo equiLibro”?
E’ un gioco di parole, come “Più libri, più liberi”, con cui cerchiamo sempre di ribadire la centralità del libro e della lettura per la crescita sociale e culturale del Paese.
Possiamo considerarlo un modo per dire che l’offerta nella Fiera è così ampia che tutti possono trovare il proprio libro?
I piccoli e medi editori producono tutto dalla saggistica, alla narrativa, alla manualistica, ai libri per ragazzi. Ce n’è per tutti i gusti. L’importante è che vengano in molti. L’anno scorso ne sono venuti 50 mila e si sono venduti 70 mila titoli. Purtroppo non possiamo fare di più perché abbiamo problemi di spazio".