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I numeri che raccontano un mondo di parole

Le imprese, la produzione, i canali di vendita, i dati sulla lettura

Il mercato dell’editoria nel 2007 si consolida, con un aumento dello 0,87% rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati dell’Aie, l’Associazione degli Editori Italiani, a crescere in modo più consistente è la piccola e media editoria. Le imprese di quest’ultimo settore sono 2.456, il 7,5% in più rispetto allo scorso anno, e fatturano 368 milioni di euro, pari al 35% del complessivo comparto librario. Anche la pubblicazione è cresciuta di un 5%. Il settore, in cui la presenza femminile al vertice delle aziende è del 46%, ha seimila addetti. In crescita ovunque nel Paese, l’aumento delle imprese è più alto nel Lazio, dove ammontano a circa 600. Nel periodo 2002-2006 nelle librerie di Roma le vendite di libri sono aumentate del 25%. Dai dati forniti durante la Rassegna della Microeditoria il mese scorso, risulta che ogni mese nell’ultimo decennio sono nati 50 nuovi editori al mese in Italia, di cui il 30% sono i microeditori, quelli cioè che pubblicano almeno un titolo l’anno.

Si tratta di cifre che indicano come l’editoria sia una realtà in espansione: complessivamente lo scorso anno sono stati venduti libri per 3.702, 2 milioni di euro e prodotti 61 mila titoli, pari a 268 milioni di copie. .L’’82% dei titoli pubblicati sono libri di narrativa,saggistica,guide,arte, manuali, il 7% libri per ragazzi e il 10% quelli per la scuola.

Positivi sono anche gli ultimi dati relativi ai lettori. Secondo un recente studio dell’Istat, che sarà presentato il 5 alla Fiera della piccola e media editoria, nel 2008 i lettori raggiungono il 44% della popolazione, con un aumento del 2,7% rispetto al 2007. Una crescita che però non colma il divario con la situazione di altri Paesi europei - come la Francia, dove i lettori sono il 60% e la Spagna, 72%-, e si attesta dai meno 15 ai meno 30 punti. Da sottolineare che le donne leggono di più degli uomini: nel 2007 era il 48,9% contro il 37% . Permangono anche le differenze per aree geografiche, si legge più al nord (51,4%) e meno al sud ( 31,6%).


Quanto poi al canale di vendita, le librerie restano il luogo principe della distribuzione. Si assiste però a una rapida crescita delle catene librarie: su 2.000 librerie, 609 fanno parte di una catena. In aumento del 5% anche le vendite nei supermercati e ipermercati. Una decisa flessione, -7,5%, ha subìto la vendita di libri in edicola allegati ai quotidiani. In aumento del 37% le vendite nelle librerie on line e comunque tramite internet, incoraggiate soprattutto, per i libri non facilmente trovabili negli scaffali delle librerie, dal passaparola dei lettori che lasciano i loro commenti sulla rete.