Emilio Rossi, storico direttore del Tg1 dopo la riforma della Rai del 1975, è morto nella sua casa romana. La camera ardente è allestita nella cappella di Saxa Rubra.
Nel 1977 mentre si recava al lavoro a piedi, fu "gambizzato" dalle Brigate Rosse con 15 pallottole sparate a bruciapelo. Bloccato in ospedale per 6 mesi, tornò in redazione poco prima del sequestro di Moro e, proprio durante quei 55 giorni, varò un modello di Tg quasi permanente: una sorta di "all news"di oggi.
Un vita, quella di Emilio Rossi, passata a occuparsi di Tv e informazione, ma anche una vita dedicata alla passione per i libri.
Genovese, laureato in giurisprudenza e in filosofia, Emilio Rossi aveva cominciato l'attività giornalistica in un quotidiano locale. Entrò in Rai nel 1956.
Diversi sono i libri scritti e pubblicati da Emilio Rossi: da "Il pensiero politico di Jacques Maritain" del 1956 a "La politica come follia - ironia e verità di Pascal", da "Una pendola per lo zar. La politica, il tempo, la morte" a "L'undicesima musa. Navigando con Ulisse nel mare della comunicazione di attualità". Numerosi i premi ricevuti nel corso della sua carriera, l'ultimo, lo scorso anno: Il premio Ischia e il premio Ilaria Alpi.