Elezioni USA


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Il rebus della politica estera

Le ricette della campagna elettorale di Rodolfo Fellini 

La ricetta di Obama
Ha fatto della sua opposizione fin dal 2003 alla guerra in Iraq uno dei suoi cavalli di battaglia; ora Barack Obama propone il ritiro delle truppe americane entro 16 mesi, tranne un gruppo ridotto di truppe per l'addestramento. Convinto che la politica estera di Bush abbia messo ancor più a repentaglio la sicurezza nazionale, e che solo la diplomazia possa risolvere la crisi con Teheran, è disposto a incontrare "senza precondizioni" i leader iraniani. Deciso cambiamento di rotta anche in Medio Oriente dove, a detta del suo vice Biden, "la politica di Bush ha solo rafforzato i nemici di Israele".

La ricetta di McCain
Le forze americane dovranno rimanere finché il Paese non sarà in grado di gestirsi da solo, si spera nel 2013. Questa la ricetta di McCain per l'Iraq. Contro Teheran, il repubblicano punta su un'escalation di sanzioni economiche da parte delle potenze mondiali, ma non esclude un intervento armato, perché "gli Usa non possono permettere un secondo Olocausto". Come il suo rivale, punta a rafforzare la lotta contro i talebani in Afghanistan, ma ritiene inaccettabile l'idea, ventilata da Obama, di attaccare il Pakistan. Infine, sostiene posizioni dure contro il "revanscismo russo".


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