L'Abruzzo, terra colpita, ma tenace, ha una sua forza rustica che è gran parte del suo carattere e che l'aiuta a custodire i suoi tesori. Tra questi, importanti sono i molti tesori agroalimentari di cui la piccola gustosa lenticchia di Santo Stefano di Sessanio è una punta di diamante. E' coltivata nei comuni di Santo Stefa no di Sessanio, Barisciano, Castel del Monte, Calascio, Castelvecchio Calvisio che sono a loro volta piccoli gioielli.
La promozione della lenticchia di Santo Stefano, portata avanti da un presidio di tutela e valorizzazione, ha permesso di riunire i produttori, per lo più an ziani, in associazione per dare impulso a questa produzione di eccellenza, di una montagna che ritrova la sua voca zione. La coltura, risalente circa all'anno 1000, è adatta a terreni calcarei; è raccolta manualmente e non potrebbe essere altrimenti.
Viene seminata a fine Marzo, vegeta senza interventi di alcun tipo e viene raccolta tra fine luglio e fine agosto, man mano che arriva a maturazione secondo l'altitudine. Viene tagliata a falce e battuta quasi solo a mano. E' una lenticchia picco lissima, gustosissima e profumata, non necessita di ammollo e cuoce velocemen te. Adattissima ad ogni tipo di prepa razione, è consigliata per piatti sem plici, che ne esaltino il sapore.
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